03.08.2013- Consiste in una traversata a nuoto del golfo di Cefalù ed è dedicato indistintamente a tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per salvarne altre.
Il ritrovo campo gara è previsto per le ore 9,00 del 4 agosto al molo della Marina Vecchia dove verranno effettuate le iscrizioni ed assegnato il numero gara, a seguire i concorrenti verranno trasferiti su apposite imbarcazioni nella zona di partenza sita in Punta Santa Lucia.
La partenza è prevista per le ore 10.30, l'arrivo alla Marina (presto largo eroi del mare). Il tutto avverrà sotto l'occhio vigile della guardia costiera. Tra le novità di quest'anno l'assegnazione di un premio speciale alla società sportiva con il maggior numero di partecipanti.
Per qualsiasi informazione telefonare al 3894243468 oppure tramite e mail rosabrocato@libero.it
NOTE
Piazza Marina è nota con questo nome ai cefaludesi, in realtà però non esiste nessuna effige che la contraddistingua con esso, per questo motivo è stata avanzata un'istanza per dedicare la piazza agli eroi del mare.
LA STORIA
In passato sette pescatori cefaludesi salvarono cinque pescatori di Arenella da un naufragio in mare nei pressi della marina traendoli in salvo. Rosa e Peppe Aquia sono figli di Santo Aquia uno dei sette cefaludesi presenti nell'imbarcazione protagonista dell'eroico gesto.
Da un anno a questa parte è nato un gruppo aperto su facebook a cura di Rosa e Peppe intitolato "gli eroi del mare" il cui scopo è quello di ottenere la nomina di una via in onore di quei sette magnifici eroi cefaludesi. All'interno del gruppo sono pubblicati documenti a testimonianza del fatto allora avvenuto.
L'iniziativa viene esposta da Peppe ai mezzi di informazione locale, in particolar modo è il giornalista Mario Macaluso che prende a cuore l'iniziativa decidendo di supportarla con continui articoli sia sul giornale telematico Cefalunews.net di cui egli ne è direttore sia sul Giornale di Sicilia su carta stampata di cui ne è corrispondente per Cefalù.
In particolare Mario lancia una proposta di petizione attraverso il suo giornale telematico riuscendo a raccogliere in breve tempo mille firme da presentare al sindaco della città R. Lapunzina con l'istanza di nomina di una via in memoria dei sette valorosi pescatori cefaludesi autori del salvataggio dei 5 marinai di Arenella .
Per dovere di cronaca dobbiamo dire che diversi cittadini cefaludesi, chi più chi meno, hanno apportato la propria collaborazione non ultimo l'arch. Caliò, il regista Franco Turdo, e Roberto Maranto che ha ritrovato la delibera municipaledel 1951.
L'opera di sensibilizzazione al Sindaco Lapunzina scaturisce con la delibera di Giunta n.123 del 28 giugno 2013 dove si attribuisce alla piazza della marina il nome di "Largo Eroi del mare" congiuntamente ai nomi dei sette eroi:
Fertitta Carmelo, Portera Salvatore, Machì Giuseppe, Aquia Santo, Fertitta Giuseppe, Cefalù Giovanni, Glorioso Giovanni.
CONCLUSIONI
V'è da dire però che le due iniziative il memorial "eroi del mare" ideato dalla Cefalù Doc e "dedicato a tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per salvarne altre" ed il gruppo facebook "gli eroi del mare" il cui obiettivo è l'intitolazione di una strada dal nome "eroi del mare 1951" in memoria dei sette pescatori che salvarono la vita ai cinque colleghi di Arenella non sono congiunte, bensì viaggiano su binari paralleli. Non esiste difatti un vero e proprio connubbio tra i due. Tutto nasce dal ritrovamento della delibera di giunta municipale del 1955 1951emessa dall'allora sindaco Giuseppe Giardina e ritrovata dall'amico personale di Peppe Aquia, tal Roberto Maranto.
L'unica ipotesi che ci sentiamo di avanzare è che, essendo il memorial della traversata più remoto, possa inconsciamente aver influito nel far ripescare dai meandri di lontani ricordi le eroiche gesta di quel tempo che fu.
Attualmente, nonostante la delibera di giunta, la piazza non è stata ancora intitolata.
DOCUMENTI ANTICHI (dal gruppo facebook "gli eroi del mare" creato da Rosa e Peppe Aquia)
INGRANDISCI - GIORNALE DI SICILIA NOVEMBRE 1955- (ORIGINALE)
INGRANDISCI -GIORNALE DI SICILIA NOVEMBRE 1955- (COPIA FOTOSTATICA)
INGRANDISCI - SANTO AQUIA (A DESTRA) PREMIAZIONE DEL 1955
Sopra: Foto della premiazione di Santo Aquia dopo il salvataggio di 5 marinai di Arenella (PA). La signora che consegna la medaglia è la prof.ssa Franca Agnello che diventerà Sig.ra La Grua.
FERTITTA GIUSEPPE (Calli Calli)
DOCUMENTI RECENTI (dal gruppo facebook "gli eroi del mare" creato da Rosa e Peppe Aquia)
INGRANDISCI - Articolo di M. Macaluso del 12 aprile 2013 sul Giornale di Sicilia
INGRANDISCI - Articolo di M. Macaluso del 7 novembre 2012 sul Giornale di Sicilia
INGRANDISCI - Articolo di M. Macaluso del 12 ottobre 2012 sul Giornale di Sicilia
INGRANDISCI - Progettino dell'Arch. Mauro Caliò per il nome della piazza e una Targa per gli Eroi
INGRANDISCI - Ciò che diventerà "Largo Eroi del Mare" (piazza marina al molo) in una foto aerea di Franco Turdo
Cefalù- Eroi del mare: testimonianza di Luigi Cefalù (video di Franco Turdo per Cefalunews)
Descrizione riportata su youtube relativa al video di cui sopra (pubblicato in data 28/set/2012)
Testimonianza del sign. Luigi Cefalù - Era l'alba del 28 febbario 1951 quando la motobarca "Franco", della marina di Arenella, con a bordo cinque uomini salpava per il normale lavoro di ogni giorno. Il tempo era incerto ma i cinque marinai pur di portare il pane a casa si mettono lo stesso in mare. Quando la motobarca arriva al largo viene colta da una forte mareggiata.
All'inizio i cinque cercano in tutti i modi di tornare a riva ma quando si guasta uno dei motori dell'imbarcazione tutto diventa difficile. Per loro il ritorno a casa diventa un miraggio. Più che rientrare con la loro barca vengono spinti verso il largo. I cinque perdono ogni speranza e con loro anche i propri cari che non li vedono tornare a casa. Persino le autorità marittime di Palermo si arrendono dopo averli cercato invano con un rimorchiatore. Trascorrono trentasei ore. Tutto sembra finito.
Ogni speranza è perduta fino a quando sette pescatori di Cefalù avvistano una imbarcazione che in alto mare andava alla deriva. Decidono di raggiungerla al largo incuranti del pericolo. Quando si avvicinano si accorgono che al suo interno vi erano alcune persone sfinite. Pescatori che avevano perso ogni speranza in attesa di essere presi dalla morte. I sette cefaludesi sfidano la furia del mare e delle onde e mettono in salvo i cinque naufraghi. Per sei ore sfidano il mare e la sua furia. Il tempo di metterli sulla loro barca che la motobarca viene inghiottita fra le onde. (cefalunews)
Reportage realizzato da Claudio Pepoli
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