19.11.2013- COMUNICATO DEL 18.11.2013- Il presidente Caramazza e la giunta regionale del CONI Sicilia, di concerto con i delegati provinciali CONI ed i presidenti regionali di federazioni ed enti di promozione sportiva (riunitisi rispettivamente l'altro ieri a Messina e ieri a Catania con il presidente Caramazza)
RILEVATO
con il decreto legge n. 16, presentato dal Governo ed approvato dall’ARS il 12 agosto, in esito alla impugnativa del Commissario dello Stato della tabella H, si è attuato un piano di distribuzione dei contributi previsti a 6 milioni e mezzo, all’interno dei quali il mondo dello sport veniva pesantemente penalizzato, con una previsione a dir poco irrisoria;
l’intervento immediato e fattivo del CONI regionale, ha consentito di limare un avviso speciale che, altrimenti, quale atto pedissequo di tale decreto, avrebbe causato danni di gran lunga superiori, con richieste ancora più cervellotiche di quelle pubblicate;
la politica, al di là delle affermazioni di facciata, non dimostra la giusta attenzione verso un mondo che, giornalmente vede impegnati dirigenti, tecnici, atleti in una quotidiana lotta per la salvaguardia della salute psico-fisica di centinaia di migliaia di giovani;
la Regione ha atteso circa due anni per esitare i contributi europei per la manutenzione straordinaria degli impianti sportivi, con danni non indifferenti per la stessa vita del mondo sportivo, atteso che le lungaggini burocratiche non hanno consentito di avviare il processo virtuoso di messa a norma e di migliore fruizione delle strutture sportive esistenti nel territorio;
la Regione non può in alcun modo esimersi dal dare risposte SERIE e CONCRETE alla richiesta di attenzione, reale e sincera che proviene da migliaia di società sportive dilettantistiche, decine di migliaia di dirigenti, tecnici e centinaia di migliaia di atleti che quotidianamente si impegnano per rendere migliore una società in grandissima difficoltà morale e sociale;
RAPPRESENTANO
il grande disagio che il mondo dello sport vive per la grande disattenzione alle sue istanze del mondo della politica, al quale i cittadini siciliani hanno demandato la guida della Regione per la presente legislatura;
le parole di elogio al mondo dello sport espresse dalla Giunta Regionale e, per essa, dall’Assessore Regionale allo Sport ed allo Spettacolo, in questo contesto purtroppo si rivelano delle mere espressioni verbali, prive di contenuto reale;
il grande contributo di idee che, ciò malgrado, il CONI regionale ha dato e continua lodevolmente a dare in uno spirito di collaborazione, dovuta quando a confrontarsi sono le Istituzioni, come CONI e REGIONE;
DICHIARANO
la recente approvazione dell’O.d.g., in sede di bilancio, della raccomandazione alla Giunta Regionale di stanziare non meno di 2,1 milioni di euro rappresenta una misura che non affronta né risolve in alcun modo il problema, atteso che una vera attenzione al mondo dello sport avrebbe portato all’appostamento di idonea somma in bilancio; in tal modo si continua a non ridare dignità ad un settore trainante sia dell’economia che della società siciliana (lo sport è non solo attività motoria, ma anche salute, politica sociale, ambiente ed altro);
INVITANO CON FORZA
La Regione a dare un seguito vero all’impegno preso, sia promuovendo con celerità i bandi europei per la costruzione di nuovi impianti, che rispondano meglio alla domanda di sport, sia a dimostrare, in sede di bilancio di previsione 2014 un vero, concreto e serio riconoscimento del mondo dello sport, finanziando la legge 8, ma soprattutto le leggi 18 e 31 delle quali il governo regionale si è dimenticato assestando un colpo letale alle società sportive di vertice. Le tre leggi sullo sport vanno quindi finanziate ma soprattutto liberate da una tabella H che è fortemente penalizzante.
DICHIARANO INFINE
Che il mondo dello sport è in stato di agitazione ed è pronto a promuovere ogni azione utile a rappresentare la protesta FORTE ED ATTIVA per la totale mancanza di attenzione della politica del governo, chiamando a raccolta le decine di migliaia di operatori dello sport siciliano, società, dirigenti, tecnici ed atleti, tutti penalizzati dalle scelte della politica siciliana.
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